Sport per Napoli

Progetto

Nella realizzazione di un progetto finalizzato allo sviluppo socio-economico di una città, non si può prescindere dall’integrazione con uno o più capitoli che prevedano l’inserimento della pratica sportiva nel tessuto cittadino su cui va ad operare.

È fondamentale comunque che il progetto “Sport per Napoli” sia strettamente connesso coi problemi, colle prospettive e con le strutture sociali che sono già patrimonio urbano acquisito, onde poter offrire un rilancio “senza strappi” e privo di un’onerosità economica insopportabile dagli organi locali che questo progetto devono rendere concreto ed operante.

Bisogna quindi che il lavoro e gli sforzi dell’autorità amministrativa, cammini di pari passo con i programmi messi a punto dall’associazione e tutto ciò per evitare, auspicabilmente, gli ostacoli che gli “addetti ai lavori” hanno già, nel passato, affrontato e superato grazie all’esperienza ed alla conoscenza specifica dei problemi tecnico-sportivi, da un lato, e della realtà cittadini dall’altro.

È opportuno, peraltro, che il “capitolo sport” vada ad innestarsi in un discorso più ampio, in cui tenga presente la “disponibilità” culturale dell’utenza, per poter arricchire la stessa con un processo non traumatico ma graduale ed, al contempo, senza insterilire la disciplina sportiva collocandola fra margini fissi ed invalicabili.

In mancanza di un “progetto quadro” per il totale recupero dell’ambiente, è irrinunciabile l’apporto di tutte le forze che possono concorrere alla risollevazione dell’habitat.

È auspicabile che Regione, Città Metropolitana, Comune, Municipalità, cittadini, ed Enti di Promozione Sportiva lavorino in simbiosi per la stesura di un “progetto comunale per lo sport” che riesca, nei limiti del possibile, a colmare quelle lacune derivanti dall’attuale mancanza di una qualsiasi normativa in materia.

È che di tale normativa vi sia assoluto bisogno, si evince anche dalla vastissima eco prodotta nel tempo dal mondo sportivo.

Per la prima volta , infatti, sono stati convogliati ed interessati in grande stile al “problema sport”, non solo gli “specialisti” ed i politici, ma anche tutti coloro che, per un verso o per l’altro, risultano essere coinvolti nell’affascinante dibattito che la crescita sportivo-culturale italiana ha innescato: dallo sportivo praticante al politico, dal giornalista al sociologo, dall’operatore scolastico all’industriale.

Tutti soggetti cioè che posseggono le peculiarità, naturali o indotte, per incidere, concretamente, in un take-off sportivo.

Prendendo spunto dalle indicazioni emerse da i vari dibattiti, l’Associazione Napoli Europea ha avvertito la necessità di mettersi a disposizione degli enti locali per elaborare, nel dettaglio, un “programma studiato” a “taglio calibrato” per Napoli e la sua poliedricità.

Ci corre l’obbligo, comunque, di esigere da i centri di potere cittadino, metropolitano e regionale, tutto l’aiuto che, con l’autorevolezza che posseggono, possono dare e tutti i contributi sostanziali, necessari alla buona riuscita di tale ambizioso progetto.

Noi dell’Associazione Napoli Europea, per la realizzazione del “progetto Sport per Napoli” abbiamo comunque già individuato (ed ora descriveremo) alcune direttive di massima, i pilastri sui quali costruire poi l’intera e definitiva intelaiatura.

SPORT E SCUOLA    

È da porre in evidenza la funzione formativa primaria della scuola verso i cittadini, essendo per quest’ultimi la base comune di formazione psico-fisica e sociale.

Perché lo sport sia inteso nella maniera più consona, bisogna agganciarlo a finalità educative e culturali.

La scuola può, anzi deve adempiere a tale compito e deve altresì sollecitare una più ampia integrazione fra il soma e la psiche.

Il contributo degli organismi scolastici è peraltro importante anche sotto il punto di vista dell’impiantistica sportiva. Un patrimonio, questo, che deve essere sfruttato in maniera più proficua.

Per contro, lo sport offre all’utenza scolastica, sia essa elementare o universitaria, un contributo irrinunciabile visto che la pratica di una disciplina sportiva bilancia la tendenza dello studente alla deformità ed alla ipocinesi.

Va infine ricordato che una connessione più stretta e continua tra il mondo scolastico e quello della promozione sportiva è stata auspicata da più parti.

SPORT E SALUTE

Ma potremo anche dire che “Sport è salute”.

Per tale ragione è necessario sensibilizzare le ASL affinchè forniscano un’assistenza sanitaria sufficiente, soprattutto nella fase delicatissima, ma troppo spesso trascurata, della prevenzione alla infortunistica.

Operando civili, ma ferme pressioni per un servizio medico più puntuale e preciso (quindi migliore) è possibile riuscire a concretizzare l’ormai inoppugnabilmente riconosciuta teoria secondo cui la pratica sportiva instrada verso un armonico sviluppo sia fisiologico che psicologico; in modo particolare per tutto ciò che riguarda la prevenzione dei disturbi fisiopsichici, arrivando, in qualche caso, a compiere una specifica azione terapeutica.

Anche relativamente al problema dei disabili, lo sport può apportare un contributo ben più sostanzioso di quello sino ad ora espresso.

La pratica sportiva, infatti, agisce positivamente sui portatori di disabilità, dando loro motivazioni esistenziali non già trascurabili, bensì di primaria importanza! La stragrande maggioranza di sociologi e psicologi ha testimoniato che la pratica sportiva stimola i soggetti interessatia ritrovare, attraverso l’agonismo, la fiducia in se stesso. Consente a questi “sfortunati”, di vivere attraverso lo sport, le stesse gioie, gli stessi desideri e le stesse emozioni di tutti gli altri atleti.

Grazie alla pratica di una disciplina sportiva, il disabile raggiunge il massimo possibile dell’equilibrio psico-fiscico.

Lo stesso discorso, seppure con le dovute distinzioni, va esteso a coloro che appartengono alla cosiddetta “fascia della terza età”.

Per gli appartenenti a questa fascia, delicata ed ormai di attualità, qualcosa si sta cominciando a fare ma al momento, ci sembra solo ad un livello “propositivo”. Occorre, ed è possibile, incidere più concretamente, superando assurdi ostacoli burocratici e cercando di abbreviare i tempi tecnici.

I geriatri hanno ormai inequivocabilmente dichiarato che lo sport riveste assoluta importanza nella rimozione delle cause di cui scaturiscono le malattie psico-somatiche di coloro i quali appartengono alla “terza età”.

È comunque indispensabile, che la struttura sanitaria segua, non solo i casi sopra descritti, ma in tutti i casi, l’evoluzione e lo sviluppo del praticante sportivo.

SPORT E CULTURA

È improcrastinabile l’interazione fra sport e cultura affinchè venga cancellata l’assurda convinzione secondo la quale l’attività sportiva è la scelta obbligata per coloro i quali non possono ambire mete più ideali.

Proprio perché il diffondersi della pratica motoria e sportiva è sinonimo di crescita educativa, istruzione ed elevato tenore di vita, è auspicabile che lo sport non venga considerato alla stregua di una valvola di sfogo per la violenza latente e le frustrazioni sociali, ma è altresì necessario che esso interagisca e risulti collegato a tutte le manifestazioni, artistiche e non, che si prefiggono, quale meta proficua, l’armonico sviluppo dell’essere umano.

Tale summenzionata interazione tra sport e cultura, lungi dall’essere attuata, risulta comunque da sempre nei programmi e nelle intenzioni di qualsiasi organismo, sia esso locale o, addirittura, statale.

È sperabile, quindi, che l’Ente Locale promuova ed incrementa tutte le manifestazioni in cui esista una connessione affettiva fra le tre materie succitate perché tra di esse si raggiunga una simbiosi, nei fatti, e non solo negli intendimenti.

IMPIANTI SPORTIVI

In settore così delicato, è necessario procedere senza mai perdere di vista la realtà in cui ci si trova ad operare. Napoli non possiede un patrimonio considerevole, ma nemmeno sufficiente al bisogno, di impianti sportivi.

Nonostante tale deprecabile dato di fatto la situazione deve e può migliorare.

Abbiamo già accennato, nel paragrafo relativo al rapporto tra sport e scuola, ad un’utilizzazione migliore degli impianti scolastici (siano essi interni od esterni).

Un censimento capillare di tali beni ci permetterebbe di conoscere in maniera approfondita la disponibilità effettiva di palestre ed attrezzature, ma ci fornirebbe anche uno strumento essenziale per offrire, a chiunque ne faccia richiesta, un “servizio” più fruibile e vicino alle necessità esistenziali del nostro vivere civile.

C’è poi da tener presente e da “riciclare” tutti quegli impianti sportivi all’aperto (di proprietà comunale) considerati, a torto, ormai inutilizzabili e quindi semi-fatisfenti ed obsoleti.

È fondamentale “rientrare in possesso” di tali impianti che, con una spesa certamente non eccessiva, possono ridiventare funzionanti.

Anche in questo caso riscontriamo l’esigenza di un censimento di tali strutture esterne che, pur non quantificate in numero cospicuo, possono comunque fornire un seppur piccolo contributo.

Stante, quindi l’attuale status di insufficienza degli impianti sportivi, ci preme fornire un progetto per l’utilizzo più opportuno di quelle strutture su cui, allo stato odierno, possiamo contare.

ANIMATORI, OPERATORI, ISTRUTTORI

L’associazione Napoli Europea, per ciò che attiene agli animatori, istruttori e tecnici, può far leva su una pluriennale esperienza dei formatori dell’ACSI, Ente Nazionale di Promozione Sportiva a cui l’associazione aderisce.

Tale esperienza è, posta, incondizionatamente, a disposizione degli Enti Locali e dell’utenza, sia se si tratta di adolescenti, ragazzi o anziani.

Questo, in sintesi, il “programma quadro” per lo sviluppo dell’attività sportiva a Napoli.

Siamo certi che i soggetti che hanno individuato nello sport un veicolo trainante per il miglioramento della società in cui viviamo, sapranno accogliere questa proposta

APPENDICE AL PROGETTO “SPORT PER NAPOLI”

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE

Coerentemente con quanto esposto nella premessa teorica, nello stendere il programma che segue si è reso necessario da parte nostra partire non già dall’indispensabilità della realizzazione piena e immediata di alcuni punti programmatici, bensì dalla completa disponibilità dell’utenza a considerare come giusto e attuabile il programma stesso, in ogni singola sfaccettatura della sua importante poliedricità e polivalenza.

In pratica, dopo aver per anni fatto esperienza nel rapporto con la cittadinanza, siamo arrivati a concepire una realtà non più teorica, ma essenzialmente pratica, secondo la quale appare evidente come non sia affatto possibile concepire un capovolgimento netto e improvviso dei modi espressivi di una città, seppure la radicalità del cambiamento deriva dalla necessità di un miglioramento; si è piuttosto compreso che, volendo ottenere un simile risultato, bisogna necessariamente agire sull’oggetto in modo graduale, senza sperare in una risposta subitanea e, soprattutto, senza causare forzatamente una trasformazione traumatica, causa infine di riottosità e rigetto.

Operando in base a simili criteri grande attenzione deve essere rivolta al “modus agendi”, affinchè non ne risulti insterilita la pratica sportiva collocando la disciplina con fare superficiale entro limiti fissi ed invalicabili, la qualcosa non sarebbe evitabile qualora ci si lasciasse guidare dall’utenza nel suo ambito di volontà passiva e, oltretutto, negativa, senza altresì creare un progressivo stimolo, e contemporaneamente le condizioni per soddisfarlo.

Guida, dunque, e non passeggero, si deve operare in questa ottica con iniziative che rientrano sì nella capacità e disponibilità culturale dell’utenza, ma che siano operanti in modo da estendere il campo di detta disponibilità, si da allargare conseguentemente anche il numero e la qualità delle proposte.

Ecco l’imprescindibilità di punti che non prevedono un’attività solo in senso prettamente sportivo-promozionale, ma che vanno al di là di questa limitazione concentrandosi soprattutto sulla stimolazione dell’interesse dell’oggetto singolarmente considerato.

È importante infine sottolineare che dovunque compare il termine evidentemente tecnico di “manifestazione di massa” si intende che non si tratta di una manifestazione con particolare caratteristiche volte a coinvolgere il maggior numero di persone, dal momento che tutte le iniziative hanno questo carattere di massimo coinvolgimento dell’utenza.

PROPOSTE:

  • Istituzione di centri di attività motoria di base e animazione sportiva permanenti o temporanei
  • Organizzazione di feste per l’infanzia a carattere ludico-motorio in piazza o in strutture adeguate incentrate su:
  1. Animazione motoria
  2. Animazione visiva
  3. Comunicazione verbale e mimico-gestuale
  • Istituzione di centri di attività ludico-sportiva polivalenti, permanenti o temporanei.
  • Organizzazione di feste per l’infanzia a carattere ludico-motorio in piazza o in strutture adeguate incentrate su:
  1. Percorsi ginnici misti a squadre
  2. Giochi pre-sportivi:

                                                 incontro o tornei di Minibasket

                                                 incontro o tornei di minicalcio

                                                 incontro o tornei di minivolley

  • Istituzioni di centri di avviamento allo sport:

di Basket

di Calcio

di Pallavolo

di Atletica Leggera

di Arti Marziali

di Tennis Tavolo

  • Organizzazione di tornei e manifestazioni in piazza o in strutture adeguate:

tornei di Basket

di Calcio

di Pallavolo

di Tennistavolo

 raduni di Ciclismo

 manifestazioni di Atletica Leggera e gare Podistiche

manifestazioni di Arti Marziali

  • Attività amatoriale e dilettantistiche nelle varie discipline sportive con organizzazione di tornei e raduni.
  • Istituzione di centri di attività ginnica specialistica per anziani
  • Organizzazione di gite e soggiorni a carattere turistico e culturale con animatori specializzati nel campo
  • Organizzazione di manifestazioni a carattere sportive idonee agli anziani
  • Organizzazione di manifestazioni a carattere sportivo idonee a portatori di disabilità
  • Organizzazione di dibattiti  culturali a carattere socializzante
  • Raduni podistici
  • Raduni cicloturistici
  • Animazione in piazza
  • Organizzazione di convegni e dibattiti riguardo alla materia sportiva nella sua ampia accezione sociale:

                                     Sport & Scuola

                                     Sport & Salute

                                     Sport & Cultura

                                     Impianti Sportivi

                                     Incontro fra operatori, tecnici, istruttori, animatori  

  • Mostre e concorsi a carattere artistico:

                                                disegno nelle scuole

                                                pittura

                                                scultura e grafica

                                                fotografia

La realizzazione di detto programma è anche subordinata alla concessione in uso di impianti necessari alla messa in atto dei singoli punti programmatici.

Al Vostro interessamento è rimesso il pieno sviluppo delle proposte, cui sarà necessaria base un’adeguata concessione di fondi.

Perché vengono discusse le proposte nelle necessità e nelle basilari concorrenze di responsabilità siamo disponibili ad un dibattito nel comune interesse di noi tutti, anche affinchè vengano segnalate alla nostra competenza le strutture e la qualità di fondi disponibili.

Qualora necessitasse la presenza di un preventivo per le singole iniziative ne sollecitiamo la richiesta da parte vostra.